ERA NATO A MILANO NEL LONTANO AUTUNNO DEL 1991…
“Dalla Val d’Aosta alla Sicilia” recitava lo slogan di questo giornale inimitabile, l’unico “non scolastico” in Italia, capace di aggregare giovanissimi di ogni parte della Penisola. All’inizio, mentre cominciavano a nascere i primi computer, i collegamenti avvenivano tramite telefono a viva-voce, ben piazzato al centro della sala dove si tenevano le riunioni mensili di redazione, in modo che potesse partecipare anche chi era collegato da lontano, magari a mille km di distanza.
Nelle riunioni di redazione, ognuno proponeva qualcosa da sottoporre alla discussione collettiva e, tramite votazioni, venivano accettati a maggioranza gli articoli che avrebbero costituito il contenuto del numero successivo (80/110 pagine, stampa offset rotocalco, tiratura 5.000 copie) Poi, a lavoro ultimato, i corrieri portavano ovunque il lavoro dei ragazzi.
Aeroplanino di carta, un giornale “normale”, quindi regolarmente iscritto al Tribunale di Milano, è stato una creazione esclusiva del prof. Francesco Scolari, che l’ha fondato e diretto sempre sostenendo in prima persona, finché gli è stato possibile, le ingenti spese per la stampa e l’organizzazione. A supportarlo, a partire dall’autunno del 1993, l’educatrice in ospedale del Comune di Milano Benedetta Gentile, per tutti la “mitica” PiErre, sempre in prima fila a dare una mano, intessere contatti, risolvere piccoli e grandi problemi quotidiani.
L’Aeroplanino di carta è stato un giornale – laboratorio che ha aggregato centinaia e centinaia di giovanissimi di ogni parte d’Italia (nei 23 anni: oltre 5.000) con lo scopo di offrire loro uno spazio libero nel quale esprimere idee, dibattere questioni e suggerire progetti per il futuro.
Negli anni, i ragazzi dell’Aeroplano hanno incontrato i principali esponenti di politica, cultura, sport e spettacolo. Le prime interviste furono con Fabrizio De André, Gino Bartali, Gianni Rivera, Giovanni Trapattoni, Oscar Luigi Scalfaro. Poi, via via, numerosissimi altri (uno fra tutti: Michael Gorbaciov alla Camera del Lavoro di Milano, con il quale l’Aeroplano entrò definitivamente nella storia).
Nell’anno 2000, all’Aeroplano di carta fu conferito il Premio Saint-Vincent di Giornalismo (in quegli anni il più ambito riconoscimento di settore solitamente riservato a giornalisti “adulti”), la cui premiazione avvenne presso il Palazzo del Quirinale da parte dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con replica nel salone d’onore del Casinò di Saint-Vincent (Ao).
Il giornale – laboratorio dell’Aeroplanino di carta ha interrotto definitivamente la sua attività nel giugno 2014, dopo 23 anni di avventure entusiasmanti in giro per l’Italia e per l’Europa e di interviste indimenticabili.